Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile
Diritto ed economia del danno ambientale
Il caso del Petrolchimico di Porto Marghera
Tipo di pubblicazione : VOLUME
A cura di: Mauro Marani
Editore: ENEA
pp. 242, 2005
ISBN: 88-8286-119-8
Prezzo: gratuito
ABSTRACT
Con la direttiva 2004/35/CE sulla "Responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale", l'Europa ha realizzato un sistema unitario di prevenzione e risarcimento del danno all'ambiente, finalizzato ad imporre a tutti gli Stati membri uno "standard minimo" in materia.
L'ordinamento italiano prevede da tempo, con l'entrata in vigore della legge 349/86, il principio per cui qualunque fatto doloso o colposo, in violazione di disposizione di leggi o di provvedimenti adottati in base a legge, che comprometta l'ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l'autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato.
La concreta affermazione del principio "chi inquina paga" passa, tuttavia, attraverso un'adeguata costruzione sistematica dei due profili (giuridico ed economico-quantitativo) che ne definiscono il contenuto. Il duplice percorso è oggetto dell’analisi del presente lavoro.
L’occasione per osservare l’applicazione del metodo di accertamento ambientale nel processo penale è stata offerta dal procedimento "Cefis+altri", che ha visto l’assoluzione in primo grado (parzialmente modificata in sede di Appello) di alti dirigenti del Petrolchimico di Venezia.
Il presente studio ha cercato di analizzarne la struttura accusatoria, riportando altresì la costruzione teorica ed argomentativa utilizzata dall’Avvocatura dello Stato di Venezia, nella quantificazione economica del danno pubblico ambientale realizzatosi in conseguenza dell’attività industriale del Polo chimico, e di evidenziare le debolezze del sistema sanzionatorio penale (essenzialmente contravvenzionale) a tutela dell’ambiente.
Il caso di studio costituisce, però, soprattutto, l’occasione per fare il punto sullo sviluppo delle metodologie di valutazione economica del danno ambientale, partendo dai sistemi più noti in letteratura per pervenire ad illustrare il metodo seguìto nella quantificazione economica del danno ambientale della Laguna veneziana nell’ambito del Processo del Petrolchimico.
Il risultato, almeno nelle intenzioni, è quello di trarre dall’analisi di un’esperienza locale utili spunti per futuri momenti di accertamento processuale di stati di grave compromissione ambientale, quale quello occorso all’ecosistema della Laguna veneziana.
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